Descrizione
Il disco si sostanzia in un diario di viaggio con il quale I Brema esorta l’ascoltatore a seguire i loro stessi passi: gettare la propria maschera ed interpellare la propria ombra, portando alla luce quesiti e cicatrici custodite nel subconscio e costringendoci a metterci a nudo con esse e con noi stessi.
L’invito ci giunge con un dizionario non elusivo ed aulico, ma popolare ed semplice, seppur articolato e con una cadenza narrativa e ritmata tipica del folk contemporaneo più maturo ed espressivo che va a caratterizzare tutte le canzoni del lotto.
Viviamo nell’epoca delle ombre, delle cose indefinite, delle verità velate, delle sicurezze che non disegnano contorni nitidi. Ma solo superando con coraggio la paura iniziale di affrontare il mistero che avvolge queste strane forme di realtà, si può leggere l’opportunità di farsi ispirare da esse, riuscendo a coglierne la luce che c’è dietro.
La maschera è lo strumento che più portiamo nelle nostre vite, il Parere delle Ombre diviene il nostro modo personale per affrontare noi stessi e migliorarci umanamente.
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