Descrizione
Il loro secondo album uscito ad aprile 2013 per MArteLabel con la produzione artistica e partecipazione di Paolo Benvegn?.
Il disco, nato nel giro di pochi mesi, ? come una seduta di psicanalisi, per cui nessuno ha preso appuntamento e nessuno ha pagato il conto. Sul foglio dello psicanalista restano appunti passionali: lucidi nella denigrazione delle consuetudini, nella descrizione del dolore e nel racconto del sentimento. I Petramante liberano l?ascoltatore dal pudore, dalla paura e dal senso dello scandalo comune, concentrandosi con forza sul presente.
Stavolta il loro personalissimo cantautorato si arricchisce di inaspettati echi shoegazer e pesca tra gli episodi meno elettronici di Bjork e il Battiato de ?La voce del padrone?. Anche se collocare questo lavoro in una sola categoria ? difficile, oltre che riduttivo: ? indie, melodico, musica d?autore, mainstream. E? tutto questo.
Non ? un vezzo questa fuga dalle definizioni, e non ? nemmeno una fuga, tutt?altro: ? che hanno molto da dire. E lo dicono in modo liquido i Petramante, in un disco modellato su pi? livelli di lettura.
Oltre a Benvegn? e al suo prezioso fonico Michele Pazzaglia, questo disco annovera altre illustrissime collaborazioni, quali Lorenzo Corti alla chitarra, Guglielmo Ridolfo Gagliano al violoncello e Laurence Cocchiara e Silvia Portarena al violino. per quanto riguarda il testo che la costruzione musicale.
(Fonte: Rockol.it)
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